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BERLINO, SEMPRE BERLINO… ANCORA OST BERLIN!

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Dall’ultima volta che c’ero stato sono passati sì e no vent’anni, forse qualcosina di più ma poco conta.

All’epoca era da poco caduto il Muro, molto sembrava abbandonato, deserto, per certi versi magico ma un po’ trasandato, come se il mondo stentasse a ripartire dopo la devastante esperienza della “forzata divisione”, testimonianza viva che certe ferite sono difficili e lunghe da rimarginare.

Quartieri tipo Kreuzberg o Nikolaiviertel, l’immensa Potsdamer Platz, la stessa Alexander Platz e in genere tutta la zona Est parevano quasi dimenticati, avvolti in una sorta di limbo, devastati dal lungo ed estenuante digiuno e in evidente contrasto con l’ostentata ricchezza, l’opulenza  e i colori sfavillanti della zona Ovest, volutamente e spiccatamente sfarzosa, moderna, kitch, a volersi quasi autodefinire isola felice casualmente posizionata nell’appena “liberata e triste” Germania dell’Est.

Ricordo che allora si cominciavano pian piano a vedere i primi progetti di riqualificazione di tutte quelle aree che da periferiche, in quanto proprio a ridosso del Muro, erano improvvisamente diventate centrali, il vero e proprio “mitte” della riunita ma non ancora rinata metropoli.

La curiosità quindi era davvero tanta e, insieme, anche la paura di cosa avrei trovato proprio lì, dove nell’allora “terra di nessuno” avevo respirato una misteriosa aria di magia, di vuoto, dove l’emozione degli ampi spazi liberi di una volta sapevo essere stati sostituiti dalla naturale evoluzione e rivoluzione, non solo edilizia, di questi ultimi anni.

E invece…  BERLINO, SEMPRE BERLINO… ANCORA OST-BERLIN!

Ebbene sì… tutto nuovo, rifatto, ricostruito, eppure… tutto così bello, affascinante, ancora incredibilmente magico.

Ho ritrovato una grande Metropoli, ancora più di quanto non lo fosse vent’anni fa, sicuramente molto più viva, una città moderna con tante anime e in grado di regalare altrettante emozioni.

Ora di Berlino ce ne sono davvero tante.
C’è la Berlino nuova, moderna, ricostruita da zero intorno e aldilà del Muro, con palazzi e grattacieli di chiara ispirazione americana, direi quasi newyorkési.
C’è la Berlino dei grandi quartieri dell’immigrazione e dell’integrazione, in particolare dalla Turchia.
C’è la Berlino dell’Ovest, ancora così simile a quello che era, così ostentatamente ricca e appariscente, con le luci dei suoi Centri Commerciali e i negozi delle grandi firme.
C’è la Berlino dei colori e dei disegni che hanno trasformato quel che ancora resta del Muro nella famosa East-side Gallery, ma anche con le case e i muri decorati un po’ ovunque da più o meno grandi artisti di strada.
C’è la Berlino della coscienza e del ricordo di un passato tanto vergognoso quanto degno di non essere dimenticato, ma anche la Berlino della nostalgia verso un mondo, quello della vecchia DDR, che non c’è più.

E poi soprattutto… c’è ancora la Berlino dell’Est, rifatta, ricostruita, trasformata, dinamica, più colorata e meno decadente di un tempo ma ancora capace di ricreare quell’atmosfera antica ormai difficile da trovare persino in città e luoghi apparentemente più emozionanti ed emozionali. Questa raccolta fotografica è il mio personale tentativo di raccontare tutto questo, di far comprendere i grandi mutamenti di questi anni, ormai più di venticinque da quello storico novembre che cambiò la storia dell’Europa e un po’ anche di tutti noi, ma anche di trasmettere quelle emozioni e i brividi che ancora Berlino, anzi Ost-Berlin, è stata capace di darmi.

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